Fonte: The Circular

Il nostro viaggio nelle Marche generosamente sponsorizzato da Marchet, Azienda Speciale della Camera di Commercio delle Marche, si è svolto dal 19 al 23 maggio. Il viaggio è stato particolarmente ben organizzato da Francesco Martini di Marchet, che ci ha gentilmente accompagnato durante tutto il viaggio e ha messo insieme un programma molto piacevole e completo, che comprende le principali aree di produzione da nord a sud della regione. Abbiamo anche avuto molte opportunità di assaggiare la cucina locale dal pesce fresco al tartufo nero e una serie di prodotti artigianali che danno un senso di orgoglio alla regione. La nostra visita comprendeva anche alcune visite culturali, come la meravigliosa città rinascimentale di Urbino, la città di Jesi, cuore della produzione del Verdicchio, nonché la pittoresca cittadina collinare di Torre di Palme e Sirolo che si trova sul mare e si affaccia sul mare le bianche scogliere calcaree del Monte Conero.

Il Verdicchio ha messo le Marche sulla carta dei vini decenni fa con la sua bottiglia verde a forma di anfora. Ma man mano che l’anfora passava gradualmente di moda, il Verdicchio crebbe ben oltre il suo ruolo di vino bianco semplice, commercializzato in modo accurato, per diventare uno dei bianchi più sfaccettati e dignitosi d’Italia con un potenziale di invecchiamento sorprendente.

Il Verdicchio domina ancora saldamente la produzione vinicola marchigiana. I bianchi vicini in questa tranquilla regione tra l’Appennino e il Mare Adriatico sono per lo più leggeri e privi di sostanza, la principale eccezione è il Bianchello del Metauro dalla sua parte più settentrionale e le varietà bianche sempre più alla moda Passerina e Pecorino di Offida nelle Colline del Piceno, che stanno crescendo in qualità e popolarità.

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